Giuria 2023 - I Magnifici

Firouzeh Khosrovani

(Iran), autore e regista. Nata a Teheran, Firouzeh Khosrovani si trasfe- risce in Italia per seguire i suoi studi artistici all'Accademia della Belle Arti di Brera. Dopo la laurea nel 2002 torna in Iran per seguire un master in giornalismo. Ora vive tra Teheran e Roma. Il suo film d'esordio, Life Train (2004), è un documentario sulla terapia “ludica” per i bam- bini traumatizzati dopo il terremoto di Bam. Nel 2007 ha diretto Rough Cut, un film sui manichini di plastica mutilati nelle vetrine dei negozi di Teheran, che ha vinto ben tredici premi inter- nazionali. Il suo penultimo lavoro, Fest of Duty, segue due ragazze che passano dall’adolescen- za all’età adulta, otto anni dopo la loro “Cerimo- nia del Dovere”. Il film ha vinto il premio OXFAM dell'IDFA nel 2014. Radiograph of a Family, ha vinto il premio come miglior film e il «Premio per l’uso creativo degli archivi» all’ IDFA 2020.

Daniele Alet

(Francia), autore e regista. La mia storia personale e professionale è frutto di incontri straordinari che desidero condividere con voi. Nera o rosa, la vita è un romanzo... O un film! E ce lo ricorda ogni giorno... Scrivere, osservare, raccontare, testimoniare senza giudicare, documentare insomma, ecco cosa mobilita la mia anima. Giustizia, salute, storia, istruzione... Le mie esplorazioni mi portano spesso dove la realtà supera la finzione. Vi racconto delle storie... vere. Mi piace questo famoso proverbio messi- cano: "Querían enterrarnos pero no sabían que éramos semillas"; «Volevano seppellirci, non sapevano che eravamo dei semi». Mi piace anche questa citazione, a mio avviso fonda- mentale, di Martin Luther King: «Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui diventiamo silenziosi circa le cose che contano".

Atilio Caballero

(Cuba), autore, critico d'arte e regista teatrale. No, non mi piace la salsa: mi piace il blues e il southern rock; non mi piace il rum, preferisco il whisky o un buon rosso e non so nemme- no ballare “come dio comanda”. Visto così, non sembro un buon cubano, secondo la convenzione. Ma è stato a Cuba che ho fatto la maggior parte dei miei spettacoli teatrali, scritto tutti i miei libri e le sceneggiature. Da un Woyzeck dal forte accento caraibi- co (Teatro de La Fortaleza), alla rassegna documentaria di una parte della nostra storia patria e nascosta (Montañeses), alla storia più recente di quel singolare matrimonio tra il cubano Paul Lafargue - Il diritto alla pigrizia! e Laura Marx (Tutto ciò che è solido si scioglie a Parigi). 25 anni tra l'uno e l'altro, e tra romanzi (L’ultima spiaggia, Natura morta con le api, La macchina di Bukowski...), libri di racconti - L'arco e la corda, Tarantola, o Rosso Lombardo e La valigia di B., questi ultimi due vincitori del prestigioso premio di narrativa "Alejo Carpentier", un paio di raccolte di testi per il teatro (Quartetto e Dittico) e l'occasio- nale audiovisivo (Il vecchio e il lago, Ekaterina, Broken Shadow...).

Chiara Marotta

(Italia), autore e regista. Chiara Marotta (Salerno) è autrice, regista, montatrice e produttrice cinematografica e fondatrice, con Loris G. Nese, della società di produzione e distribuzione Lapazio Film. Nel 2018 è produttrice e montatrice di Quelle brutte cose, unico cortometraggio italiano in concorso al Sundance Film Festival 2019 e premiato per il Miglior Montaggio alla 75a Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2019 scrive e dirige “Veronica non sa fumare”, pre- miato come Miglior Cortometraggio alla 34a Settimana Internazionale della Critica di Ve- nezia. Nel 2020 è produttrice e montatrice del cortometraggio Malumore, premiato al Torino Film Festival e ammesso agli Oscar Academy Awards. Nel 2021 Il turno viene selezionato come unico cortometraggio italiano in con- corso alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Con la sua società lavora alla produ- zione esecutiva, alla regia e al montaggio de I borghi dei racconti, una serie documentaria sulle aree interne salernitane. Attualmente è impegnata nella produzione e nel montaggio del cortometraggio d'animazione Z.O., nello sviluppo del lungometraggio Disneilende nello sviluppo della serie animata Balls.

Antonio Borrelli

(Italia), produttore e programmatore di documentari. Dirigente dell'associazione cinematografica Arci Movie di Napoli, si occupa da oltre 20 anni di progettazione culturale, organizzazione di festival e rassegne, e di produzione cinemato- grafica. Dal 2009 è curatore di "AstraDoc - Viag- gio nel Cinema del Reale", manifestazione che porta ogni anno a Napoli il meglio del cinema documentario internazionale. Dal 2014 è tra i fondatori del centro di formazione e produzio- ne "FILMaP - Atelier di Cinema del Reale" da cui sono stati prodotti 27 cortometraggi e 5 documentari integrali. Dal 2019 è Vice-Presidente di U.C.C.A. (Unione Circoli Cinematografici Arci), una delle 9 asso- ciazioni nazionali di cinema riconosciute dal Ministero della Cultura. Nel 2019 produce il documentario Giù dal vivo di Nazareno M. Nicoletti. Nel 2021 produce Naviganti di Daniele De Michele. Nel 2022 cura la produzione di “30 anni di Cinema a Ponticelli” di Isabella Mari.

La Giuria Giovani

Caroline Amet

Caroline Amet

Sono una ragazza francese di 24 anni che vive da un anno a Roma. Venire in Italia e cercare di sistemarmici è stata una tappa molto importante per me. Infatti, sin da pic- cola ho nutrito grande curiosità per la cultura italiana. Nel far parte della Giuria Giovani del Faito Doc per l'edizione 2023, intendo ap- profittare dell'opportunità al fine di scoprire opere, cercando di capire l’impatto voluto dal regista e dalla sua squadra nei confronti dello spettatore.

Baldassare

Rita Dora Baldassarre

Nata a Napoli nel 2003. Vivo coltivando le mie passioni per la musica, l’arte, la fotografia e l’architettura, sintetizzandole in me stessa e in ciò a cui aspiro. Mi sento cresciuta attraverso l’arte, circondata dalle meraviglie di una città che mi ha plasmata e che mi ha donato, insie- me all’impegno e all’amore di mia madre, la passione per il bello e la curiosità nella ricerca di quest’ultimo. L’esperienza cinematografica è essa stessa esperienza artistica armonica.

Olivia

Olivia Beckers

Sono belga, ho 24 anni e mi specializzo in bio- logia marina. Sono appassionata dagli esseri umani e dalle loro interazioni con la natura. La diversità in ogni essere vivente mi ispira nel mio lavoro e nella mia vita personale e sono sempre alla ricerca di esperienze e incontri. Scoprire nuove conoscenze e punti di vista è entusiasmante per me. Guardare film e reperire prospettive inaspettate grazie alla visione di altre persone è un vero piacere e mi aiuta a capire meglio il mondo in cui viviamo.

Luisa

Louise Hollander

Mi sono laureata all'ENSAV alla Cambre, in Bel- gio, sono appassionata di cinema. Guardare un film mi aiuta a capire meglio me stessa e il mon- do, mi permette di vivere virtualmente migliaia di esperienze senza correre troppi rischi. Vedere le prospettive di molti registi internazionali amplierà la mia comprensione delle interazioni umane.

Antonio

Antonio Eduardo Perretta

Sono nato a Napoli nel 1998 e vivo a Saviano. Dopo il liceo, ho conseguito un diploma in Sce- neggiatura alla Scuola Internazionale di Comics e poi mi sono laureato in Fotografia, Cinema e Televisione all’Accademia di Belle Arti dove frequento il biennio di Cinema. Il tema di questa edizione mi è molto caro, è legato alla storia della mia famiglia che negli anni 50 emigrò in Sud America. Al Festival desidero allargare il mio orizzonte e condividere questa passione.

Prisca perisse

Prisca Perisse

Ho 20 anni e studio cinema a Parigi. Per presentarmi, voglio citare una delle mie registe preferite: "Ho immaginato e mi sono lanciata". Con questa frase Agnès Varda riassume il mio essere avventurosa e il mio spirito immagina- rio, che mi permette di guardare oltre la realtà o almeno di filtrarla a mio modo. Sono sempre di più interessata ai documentari, soprattutto a quelli d’autore. Il Faito Doc Festival è quindi un’ottima e ulteriore esperienza per arricchire le mie conoscenze cinematografiche.

Nicola

Nicola Ricci

Ho quasi 17 anni, sono nato a Bruxelles da genitori italiani. Fin dall’infanzia il cinema è stato per me un piacere. Crescendo, mi sono avvicinato al cinema sempre di più, senza volerlo esplicita- mente, passo dopo passo. E questo mondo ha iniziato ad occupare il mio tempo libero e poi la scuola... Mi sono convinto a partecipare quest'anno alla Giuria Giovani perché questa esperienza è tal- mente ben posizionata nel mio percorso che sarebbe assurdo non provarci, l'estate è fatta per questo in fondo.

Enrica

Enrica Scaramella

Sono Ernica, ho 23 anni e dopo aver fatto gli studi all'estero, sono tornata di recente in Italia. Direi che mi sento abbastanza persa riguardo praticamente tutto e quindi sto ten- tando di trovare quella pace interiore - anche se temporanea - e quel ruolo nel mondo che cerchiamo in tanti. Il cinema e la musica sono delle cose che mi permettono di entrare in mondi diversi dal mio, cosa che ho sempre amato fare sin da piccola, quindi penso che sono qui per questo!

giulia genevieve testa

Giulia Geneviève Testa

Sono Giulia, ho 19 anni, sono di Napoli e ho sempre trascorso le mie estati sul Monte Fai- to, sono quasi nata qui. Studio biologia e sono appassionata di arte e cinema sin dall’infan- zia. Sono una persona molto sensibile e crea- tiva e per questo non vedo l’ora di partecipare al Faito Doc!

La Giuria Il Camino

L’équipe dei terapeuti del Centro Il Camino ha sempre stimolato la cultura e sostenuto le iniziative proposte dal Festival. I residenti partecipano all’evento in diverse forme e ruoli: alcuni seguono una formazione per divenire “libri umani” della Biblioteca vivente del Faito Doc. Altri sono coinvolti in un Laboratorio di Permacultura. Altri compongono la Giuria del Camino che visiona nella Casa del Cinema i cortometraggi in competizione e attribuisce il Premio Camino, una loro opera artistica che donano al miglior film. Il loro senso critico è preziosissimo per il Festival.
Si ringrazia il responsabile della comunità Pietro Falco e tutta l’equipe terapeutica per l’acco- glienza e la partecipazione. In particolar modo ringraziamo Aldo Ivano Iezza, Carmela Coppola e Margherita Di Maio.

La Giuria della CPS

La Comunità Promozione e Sviluppo – CPS, è
un’ organizzazione di volontariato internazionale autonomo ispirato ai principi di solidarietà e fraternità. Anche quest’anno in collaborazione col Faito Doc Festival, i volontari in servizio civile comporranno la giuria che premierà il documen- tario che saprà meglio evidenziare le relazioni tra Nord e Sud del Mondo.
Infatti, il tema di questa XVI edizione è “Diver- sità”, proponendo ancora una volta il cinema come strumento per sensibilizzare concreta- mente riguardo i cambiamenti che viviamo quotidianamente nella società.
Un sentito grazie all’Associazione ProFaito On- lus offrirà una targa per il Premio del Pubblico. La comunità Il Camino assegna uno o due premi da loro creati e che donano al migliore film.
Il Premio Ottica Sacco andrà invece allo sguardo più acuto.

La Giuria del Faito Doc Camp

Ospiti del campeggio, fedeli agli eventi quotidia- ni, organizzatori di concerti e attività in collabo- razione col Festival, s’incontrano per discutere dei cortometraggi in competizione esprimendo una preferenza che indichi il documentario di giornata che hanno più amato. Alla fine del festi- val il film che avrà ricevuto più voti sarà vincitore del Premio Faito Doc Camp, un’opera creata da un artista di talento dell’ Associazione Filangieri.

I PREMI

Sono ormai 12 anni che Cricou (Christian Courtois) crea per il Festival. I premi Faggio Doc, opere originali e ispirate ogni volta al
tema dell’edizione in corso. Con oggetti rotti o abbandonati, Cricou ricicla, trasforma, ricrea e dona alle cose una vita nuova. Quest’anno cosa si cela nelle sue magiche scatole ? Una mano misteriosa pare aprire l’immagine del Faito Doc e appaiono vere conchiglie al posto degli occhi e sogni di meraviglie dell’azzurro mare, grazie Cricou per questi premi che ci fanno tornare fanciulli ! E speriamo, come per noi, che tracce- ranno sorrisi sui volti dei registi vincenti!

Un sentito grazie al L’Associazione ProFaito Onlus offrirà una targa per il Premio del Pubblico.
La comunità Il Camino assegna uno o due premi da loro creati e che donano al migliore film.
Il Premio Ottica Sacco allo sguardo più acuto.
Gli ospiti del Camp ogni giorno potranno votare esprimendo una preferenza che indichi il documentario di giornata che hanno preferito. Alla fine delle giornate di proiezione il documentario che avrà ricevuto più voti sarà premiato con il Premio Faito Doc Camp.responsabile della comunità Pietro Falco e a tutta l’équipe terapeutica per la costante accoglienza e partecipazione, in particolare modo a Aldo Ivano Iezza, Carmela Coppola, Margherita Di Maio, Luigi De Gregorio…