Introduzione

Una quindicesima edizione sotto il tema dell’EVASIONE è pertinente al periodo che stiamo attraversando : la volontà di fuggire dal proprio destino, allontanarsi per riflettere e prendere un nuovo inizio. Vivere altre vite col cinema, ricominciare un Festival con una squadra di giovani scenografi, col Faito Doc Camp per entrare in altre realtà: un albero di Amigurumi per i fanciulli e di scacciapensieri per gli adulti e ritratti pieni di colori per creare una biblioteca umana…
Il progetto di Biblioteca Vivente promosso dall’Ass. Teatro Tocco di Parma in collaborazione con il Centro il Camino e con l’Ass. Filangieri corrisponde alla nostra idea del “documentario” dove alcuni ospiti potranno formarsi e diventare “un libro umano”, raccontandosi o narrando un evento della propria esistenza. Un’esperienza di evasione sia per colui che diventa libro, sia per il lettore/ascoltatore che riceverà una incredibile testimonianza di vita.
Una edizione particolarmente ricca, con 2 giurie internazionali e 2 popolari  e con una rosa di sperimentati professionisti accompagnati da uno staff affiatato di ragazzi provenienti da tutta Europa.
La creazione del primo Faito DOC Pitching (sopportato dalla Sabam) – con la volontà di stimolare autrici/autori nella scrittura documentaria grazie al supporto di un panel di specialisti e privilegiando progetti non ancora sostenuti dall’industria o dalle istituzioni.
Una evasione in altri mondi attraverso una finestra speciale dedicata al cinema Iraniano, con un omaggio alla poetessa cineasta Fourough Farrokhzad.
Il laboratorio Faito Giovani fra danza, land Art e cinema sempre ricco di sorprese con artiste e registi ispirati…
Incontri/Interviste di registi pluripremiati col Doc Now! E allegria, risate e leggerezza con il Docs for Kids!
E siamo fieri del nuovo sodalizio con l’Accademia della Belle Arti di Napoli e con ragazzi dell’Istituto Casanova, fiori all’occhiello di questa edizione…
In questo mondo sempre più frenetico e ermetico, dove si tende a rinchiudersi con se stessi, il Faito resta un terreno di libertà, un luogo di mediazione per ascoltare, visionare, per corrispondere e sperimentare i sogni, organizzare slanci artistici ricchi di riflessione, conflitti e dibattiti costruttivi, un punto d’incontro delle diversità, un privilegio per tutti noi.

Buon Festival a tutti e… evviva l’Amor pela roda de samba! 

Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro

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COMPETIZIONE INTERNAZIONALE DEI LUNGOMETRAGGI

Silence on the riverside

di Igor Galuk | 2022 | Argentina | 72′
L’ultima cronaca dello scrittore argentino Haroldo Conti sull’isola spettrale di Paulino de Berisso, pubblicata nell’aprile del 1976, un mese prima del suo rapimento e scomparsa a causa della dittatura militare. Il film fa rivivere quella cronaca durante i giorni in cui lo scrittore ha abitato il luogo, e recupera anche materiali cinematografici della regione, stabilendo un legame con il presente del lungofiume.

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Nato a Berisso in Argentina. È un regista cinematografico e televisivo. Laureato in Arti Audiovisive presso la Facoltà di Lettere dell’Università Nazionale di La Plata (UNLP). 

One More Jump

di Emanuele Gerosa | 2019 | Italia, Svizzera, Libano | 83′
Jehad e Abdallah, fondatori del Gaza Parkour Team, sono cresciuti insieme nella Striscia di Gaza ma le loro scelte li hanno divisi per anni. Oggi più che mai hanno bisogno di scoprire se c’è una via che possa portare alla libertà chi, come loro, è nato in carcere.

Emanuele Gerosa

Emanuele Gerosa (1975 Rovereto) si laurea in Storia Contemporanea all’Università di Bologna nel 2001 e nello stesso anno inizia a lavorare come regista.

Looking for Horses

di Stefan Pavlović | 2021 | Paesi Bassi, Bosnia e Herzegovina, Francia | 88′
Un film sull’amicizia tra il regista e un pescatore che ha perso l’udito durante la guerra civile bosniaca e si è ritirato in un lago per vivere in solitudine. Il regista, figlio di genitori bosniaci, fatica a comunicare perché ha perso la sua lingua madre a causa di una balbuzie. Nonostante i loro limiti di parola e udito, si instaura un legame tra il giovane e il veterano, mentre condividono il mondo del lago: pieno di grandi pesci gatto, cavalli selvaggi, ampi silenzi e pericolosi temporali. Cercano modi diversi per comunicare, mentre la telecamera filma il loro crescente legame.

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Stefan Pavlović (1989) si è laureato in regia cinematografica presso l’Art Center College of Design di Los Angeles. Nel 2017 è stato selezionato per partecipare alla residenza di film documentari Aristoteles Workshop in Romania.

Radiograph of a family

di Firouzeh Khosrovani | 2021 | Iran | 80′
Sono il prodotto della lotta iraniana tra laicità e ideologia islamica. La storia d’amore dei miei genitori ci porta dall’era dello Scià alla Rivoluzione islamica e alle difficoltà durante la guerra Iran-Iraq, fino ai giorni nostri, il tutto nella nostra casa a Teheran. Nella mia infanzia, sono stato costantemente costretta a scegliere tra i miei genitori; ogni giorno subivo l’imposizione da una parte e l’accettazione dall’altra.

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Nata a Teheran, Firouzeh Khosrovani si è stabilita in Italia per proseguire gli studi artistici presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dopo la laurea nel 2002 è tornata in Iran e ha conseguito un Master in Giornalismo.

Bibliothèque Publique

di Clément Abbey | 2021 | Belgio/Francia | 50′
Nel cuore di Parigi, ogni giorno, clienti abitudinari, studenti e visitatori casuali trovano un rifugio presso la Bibliothèque Publique d’Information. Tra la folla, tra gli scaffali, lungo le passerelle pubbliche, incontriamo studenti ispirati, appassionati ben informati, solitari incalliti, potenziali artisti o poeti… Mentre si impadroniscono di una delle migliaia di risorse culturali disponibili, ogni persona “abita” la biblioteca a modo suo.

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Nato a Digione (Francia). Ha studiato filosofia a Parigi, poi cinema in Belgio. Vive a Bruxelles. Ha co-diretto un cortometraggio di finzione (Pierrick) e ha firmato la regia di un documentario nell’ambito dei suoi studi (Les visites).

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Lettre à Nikola

di Hara Kaminara | 2021 | Belgio | 50′
In una lettera al figlio, la regista testimonia la sua esperienza di fotografa a bordo dell’Aquarius, una nave che ha salvato 29.523 persone nel Mediterraneo tra il 2016 e il 2018.

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Narratrice audiovisiva. Appassionata di arti visive, di fotografia e di cinema, il suo lavoro si concentra principalmente su questioni sociali con un’ampia gamma di sperimentazioni che esplorano l’atto di testimoniare.

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Yonaguni

di Anush Hamzehian e Vittorio Mortarotti | 2021 | Francia | 77′
Naho, Genki, Mau, Mimi e Ichika vivono a Yonaguni, un’isola giapponese che sembra una roccia. L’anno prossimo andranno al liceo e dovranno quindi lasciare l’isola. Sono cresciuti in un mondo che non ha nulla a che fare con quello che dovranno affrontare. Le loro vite, i loro desideri, le loro parole potrebbero essere le ultime tracce di un mondo che scompare.

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Anush Hamzehian e Vittorio Mortarotti fotografi, artisti e documentaristi dedicano da sempre il loro lavoro alle marginalità geografiche e sociali. 

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Man kind man

di Iacopo Patierno | 2021 | Italia | 80′
Man Kind Man” è la testimonianza di chi lotta contro un fluire degli eventi che sembra inarrestabile. Due tartarughe marine dopo essere state ritrovate spiaggiate nel litorale laziale, sono trasportate d’urgenza nell’ospedale Anton Dohrn di Portici. Mentre le due tartarughe vengono curate, con la speranza di essere liberate in primavera, nel golfo di Napoli Luca raccoglie della sabbia e cerca di pulirla dalla terra lasciata da una gara di motocross; è la materia con cui realizza i suoi quadri. 

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Regista, sceneggiatore e montatore. Laureato al DAMS di Bologna, vince la borsa di studio post laurea Leonardo da Vinci che lo porta a vivere per diversi anni in Svezia.

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di Nael Khleifi | 2021 | Belgio | 64′
Nel cuore delle Alpi, nel segreto della notte buia e fredda, donne e uomini vengono in aiuto dei migranti in arrivo al confine franco-italiano. In solidarietà, si organizzano illegalmente per sfuggire ai controlli di polizia e alla repressione che imperversa su questi sentieri di montagna e soccorrono coloro che tentano di entrare in Francia a rischio della propria vita. Alpes è un viaggio che inizia con la solidarietà e incontra l’umanità dei migranti.

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Nael Khleifi è nato nel 1978 da padre palestinese e madre belga. Laureato nel 2004 presso l’INSAS di Bruxelles – sezione immagine, Nael Khleifi ha iniziato a lavorare come direttore della fotografia per dei documentari.

COMPETIZIONE INTERNAZIONALE DEI CORTOMETRAGGI

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di Bastien Dubois | 2020 | Francia/Algeria | 15′
Tra indagine intimistica e inchiesta giornalistica, questo corto di animazione si concentra sulla ferita ancora aperta della guerra francese in Algeria, avvicinando la traumatica esperienza di un nonno che l’ha vissuta in prima persona e che, nonostante le frequenti sollecitazioni del nipote, non ha mai voluto ripercorrere quei drammatici momenti.

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Nato nel 1983, Bastien Dubois è un regista di film d’animazione francese nominato agli Oscar 2011 per Madagascar, diario di viaggio. Si è formato presso l’ESAAT e Supinfocom. 
 

À l'usage des vivants

di Pauline Fonsny | 2019 | Belgio | 27′
In fuga dalla Nigeria, Semira Adamu è arrivata in Belgio nel 1998. Detenuta in un centro chiuso vicino all’aeroporto di Bruxelles, è soffocata con un cuscino durante un sesto tentativo di rimpatrio forzato. Con questa morte scandalosa, la regista denuncia le terrificanti politiche attuate in Belgio in materia di immigrazione.

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Pauline Fonsny ha studiato filosofia e montaggio. Divide il suo tempo tra il cinema e l’insegnamento di queste due discipline. 

Turtle

di Reza Akbarian | 2022 | Iran | 11′
Attraverso la storia di una tartaruga, il film senza dialoghi, racconta della prigionia e dell’evasione di quando finisce e di quando inizia la libertà…

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(Galshkalaei,1992) laureato in cinematografia, ha 15 anni di esperienza nel cinema. E ha diretto 10 documentari.

Les gestes de Saint Louis

di Kita Bauchet | 2022 | Belgio | 32′
Frutto di una collaborazione tra la compagnia di danza contemporanea senegalese Diagn’art e degli artisti belgi e svizzeri, Kita Bauchet e Stéphanie Pfister, il film attraverso questo incontro rende omaggio alla vitalità di Saint Louis oggi minacciata dall’innalzamento del livello del mare e mette in risalto le energie e la forza creativa della sua giovinezza offrendo un panorama della città e della sua vita quotidiana.

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Nata a Menilmontant in Francia e Laureata all’INSAS di Bruxelles, Kita Bauchet è regista di fiction e di documentari. Ricordiamo  Una vita contro l’oblio , ritratto del documentarista belga André Dartevelle.

Melina

di David Valolao | 2021 | Italia | 10′
Sola e con una straordinaria forza di volontà, Melina ha scelto di intraprendere un viaggio nell’ignoto sacrificando la propria famiglia per difendere la  Santa Madre Terra. La spazzatura che ha invaso ogni angolo del mondo è l’espressione e la conferma dell’agire umano contro natura, il movimento di Melina è un operare demiurgico per riportare luce nel cuore delle persone e per portare fisicamente ordine nel disordine quotidiano.

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David Valolao (Chiavari, 1989) è Laureato in Grafica e Design presso l’Accademia di Belle arti di Genova. A vent’anni si appassiona per lo storytelling e la regia cinematografica. Il suo primo corto è stato “Exit”, un thriller. 

Spartivento

di Marco Piccarreda | 2022 | Italia | 38′
Rosetta ha 90 anni.Come ogni anno si è trasferita da Napoli a Capo Spartivento per trascorrere l’estate insieme al suo speciale nipote Ariele. In questo paesaggio cullato dal sole e dalla routine, la nonna cerca di sfruttare al massimo ogni minuto che ha con suo nipote Ariele. Quest’ultimo nel cuore del Mediterraneo è in cerca di libertà e felicità.

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(Milano, Italia, 1976) si è diplomato nel corso di montaggio presso la Civica scuola di Milano e ha lavorato come operatore e montatore per diverse case di produzione. 

Masques

di Olivier Smolders | 2021 | Belgio | 23′
Un regista piange i volti sbiaditi dei suoi cari ed evoca il rituale delle maschere come un modo per connettersi con l’aldilà.

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Olivier Smolders è nato a Leopoldville in Congo. E’ un regista, montatore, produttore cinematografico, direttore della fotografia e sceneggiatore belga. 

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La Martenitsa

di Georges Vanev | 2021 | Belgio/ Bulgaria | 2’18
Mio nonno crea delle martenitsa per il 1 marzo. Non avrei mai voluto indossarne uno, ma i ricordi mi tornano in mente e mi tuffo nella Bulgaria della mia infanzia.

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Nato in Bulgaria nel 1993 e cresciuto in Belgio dove ha studiato cinematografia. Ha diretto alcuni cortometraggi di finzione indipendenti. Si sta laureando in sceneggiatura.

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di Carolina Corral Paredes, Magali Rocha Donnadieu | 2021 | Messico | 9′
È così che sono le fosse comuni, un corpo sopra l’altro e nient’altro?
Sotto la pioggia, Oliver invia segnali a sua madre per aiutarla a scoprire la verità.

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Carolina Corral è un’antropologa visiva laureata presso il Centro di Antropologia Visiva di Granada presso l’Università di Manchester. Insegna al CIESAS. Magali Rocha è una produttrice cinematografica diplomata al Centro de Capacitación Cinematográfica, ha prodotto diversi cortometraggi con la sua casa di produzione AMATE FILMS.

COMPETIZIONE INTERNAZIONALE DEI CORTI DELLE SCUOLE DI CINEMA

The Call of the Wild

di Karolína Peroutková | 2019 | Repubblica Ceca | 40’ | FAMU
“Non mangio cioccolato comprato perché non mi piace. Uno rubato è un po’ meglio. Tutto rubato è meglio”, spiega il dodicenne Michal al regista del film. Trascorre tutto il suo tempo col fratello minore, Karel, e hanno già un certo numero di ferite alle spalle. A casa loro tutto si risolve con urla e percosse. I ragazzi sono conosciuti come i “due piccoli teppisti”… Grazie alla telecamera e ad una reciproca fiducia la regista scopre come i bambini vivono e interpretano il mondo.

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Karolína Peroutková ha conseguito il Master in Facoltà di Teologia della JCU a České Budějovice e il Bachelor in Documentario della FAMU a Praga.

Going Home

di Chit Moe Pio | 2019 | Birmania | 19′ | YANGON Film School
Un giovane regista visita il suo villaggio natale nello stato di Kayah in Myanmar. Si riconnette con la sua famiglia di contadini e con uno stile di vita segnato dalla privazione ma ricco di tradizioni rimaste immutate nei secoli. La sua presenza gli ricorda quanti sacrifici hanno compiuto affinché lui potesse avere un’educazione.

 

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Il regista Chit Moe Pio (27) è di Kayah, lo stato più piccolo del Myanmar. Dopo gli studi in scienze politiche è entrato a far parte di un Peace e Development Initiative nello stato di Rakhine, dove ha scoperto come i media possano essere strumento di sviluppo sociale.

Soleil de Plomb

di Kiana Hubert-Low | 2020 | Francia | 13′ | Lussas
Drenaggio di liquidi, sogni ad occhi aperti, decomposizione di un’auto immobilizzata.

 

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Nata nel 1993 a Bordeaux, Kiana Hubert-Low è regista, artista e performer. Laureata alla National School of Decorative Arts nel 2018, ha prodotto Homes, l’incendie n’a pas eu lieu, girato con la sua famiglia negli Stati Uniti, in Francia e in Cina. 

Terra dei Padri

di Francesco Di Gioia | 2021 | Italia | 11′ | Centro Sperimentale di Cinematografia
Anni ‘10 del XX secolo. Attraverso poesie in dialetto e filmati d’archivio seguiamo la deportazione in Italia del poeta libico Fadil Hasin Ash-Shalmani. Riscopriamo così uno dei capitoli meno documentati del colonialismo italiano. Interamente realizzato con materiale d’archivio, il film segue le esperienze e i ricordi del poeta sovvertendo la funzione propagandistica originale delle immagini.

 

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(1993) si avvicina al cinema al liceo artistico Giovanni Sello di Udine. Nel 2016 si laurea in design della comunicazione al Politecnico di Milano e nello stesso anno inizia un corso di cinema documentario alla Civica Scuola Luchino Visconti. 

The Celestial Man

di Mehdi Pierret | 2022 | Belgio/Cina | 14′ | INSAS
Alcuni miti cinesi raccontano che la Terra mantiene legami armoniosi con il Cielo e che gli uomini seguono le stesse traiettorie delle stelle. In un osservatorio fuori Pechino, Zhang, un astronomo, ci racconta il suo rapporto con le stelle e il suo lavoro solitario.

 

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Mehdi Pierret è un giovane regista belga nato a Bruxelles nel 1996 e formatosi all’INSAS tra il 2016 e il 2021. Oltre al corto “The Celestial man” realizzato in Cina, si è diplomato col film “Le Mobilier”, una commedia satirica sull’universo dell’arte contemporanea.

Dernier Voyage au Laos

di Manon Saysouk | 2022 | Belgio/Laos | 18′ | HELB
“Cinquant’anni fa, torno indietro nel tempo in quel paradiso perduto, dove per cinque anni ho vissuto in assoluta felicità”. Attraverso vecchie foto, parole e disegni, mia nonna francese e mio padre tornano in Laos negli anni ’70. Con tutti questi frammenti di ricordi, cerco di capire chi sia mio nonno Singkéo, mettendo in discussione le nozioni di radici, attaccamento e disgregazione familiare.

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Manon Saysouk è una giovane regista belga di 21 anni. 
Si forma alla HELB Ilya-Prigogine, una scuola di cinema a Bruxelles.
Oggi lavora nel settore del montaggio e continua a sviluppare parallelamente 
progetti di film documentari.

Pripyat Piano

di Eliška Cílková | 2020 | Republicca Ceca | 18′ | FAMU
Un’elegia audiovisiva in un luogo abbandonato dalla gente, dove tutto ciò che rimane sono suoni intrappolati in pianoforti fatiscenti. La tragedia di Chernobyl ha lasciato uno spazio unico e tragico, una zona a lungo proibita. Tracce di insediamenti recenti sono onnipresenti, rilasciati in balia del tempo e gli effetti della natura. Al di fuori delle semplici esperienze visive e tattili, viene pubblicato un documentario che chiede il ritorno dell’uomo come creatore e performer per continuare il loro lavoro fatalmente interrotto. 

Eliška Cílková

La regista Eliška Cílková, diplomata in Composizione musicale, nel 2010 ha iniziato a cercare pianoforti abbandonati a Pripyat. Grazie agli abitanti originari ha trovato nove strumenti e li ha usati per registrare. 

Contraindre

di fleuryfontaine | 2020 | Francia | 11′ | Le Fresnoy
Siamo tutti prigionieri di una nazionalità, di una condizione sociale, di un colore della pelle, a cui la repressione poliziesca e statale ci obbliga a rassegnarci. Questo film racconta come i corpi soffrono, sotto i colpi, la costrizione e l’umiliazione.

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fleuryfontaine è un duo artistico che esplora il posto che ognuno di noi occupa negli ambienti neoliberali, artificiali e sicuri che condizionano i nostri comportamenti, i nostri corpi, il nostro rapporto con il mondo e con gli altri. 

EVENTI FUORI CONCORSO

Passages

di Nathalie Rossetti e Élias Preszow | 2020 | Belgio | 7’
Un poema visivo su un uomo e una donna alla ricerca di un senso nella vita quando tutti i valori e i punti di riferimento svaniscono. Due voci coniugano passato e presente, davanti a un futuro inquietante, due sguardi cercano un luogo dove evadere e volare via. Passages crea risonanze tra i versi di Benjamin Fondane e inquadrature dei film di Andrei Tarkovsky e Pier Paolo Pasolini.

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Nathalie Rossetti lavora nel settore audiovisivo come sceneggiatrice, documentarista e assistente alla regia per registi e produttori (Italia e Belgio). Élias Preszow è operatore sociale. autore e critico. Giornalista per la piattaforma Karoo e per “Points Critiques” de l’UPJB. 

Andrée Dumon et la Ligne Comète

di Gaspard Giersé | 2021 | Belgio | 5’
Andrée Dumon (Nadine è nata il 5 settembre 1922 a Bruxelles) è un combattente della resistenza della seconda guerra mondiale che ha lavorato per la rete di evasioni chiamata “Comète” creata per venire in aiuto ai piloti alleati caduti nei territori occupati e per consentire loro di tornare in Inghilterra attraverso Belgio, Francia e Spagna. Tradita, Nadine verrà arrestata e poi deportata a Ravensbrück e infine a Mauthausen.  Liberata nell’aprile del 1945, Gaspard Giersé l’ha filmata all’età di 99 anni.

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Archeologo e artista, Gaspard Giersé , 33 anni, ha una mente curiosa. Con il suo approccio appassionato, venato di misticismo brussellese, appassionato di storia, urbanistica, geografia umana.

Black Metal

di Marilyn Watelet | 1998 | Belgio | 48’
Vestiti di nero, truccati, travestiti da barbari, degli adolescenti si incontrano, ballano, bevono, litigano, cercano di flirtare e se ne vanno con la febbre del sabato sera. Esprimono con parole impacciate il loro desiderio di evadere dalla quotidianità, dal vuoto della loro vita. Non conoscono nulla della storia, sognano un mondo crudele ma rimpiangono di spaventare le ragazze. In questi riti di passaggio tra l’adolescenza e l’età adulta, esiste sempre la noia e, secondo la violenza del loro “credo”.

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Marylin Waterlet ha debuttato alla televisione belga e negli anni ’70 ha fondato la compagnia Paradise Films con Chantal Akerman. E’ regista, assistente alla regia, direttrice di produzione e produttrice.

My Uncle Tudor

di Olga Lucovnicova | 2021 | Portogallo/Ungheria/Moldavia/Belgio | 20’
La regista torna nei luoghi dell’infanzia dove, sotto l’apparenza di una famiglia normale, emerge un trauma impossibile da superare: gli abusi subiti per anni da parte dello zio. Sfidando il silenzio, la giovane decide di affrontare il parente per metterlo davanti alla gravità delle proprie azioni.

 

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Olga Lucovnicova è una regista moldava che vive in Belgio. Si interessa in particolare alle storie che possono provocare cambiamenti sociali e creare basi di discussione. Il suo stile di ripresa combina cinema d’osservazione ed elementi poetici.

The world is blue at his edge

di Iris Blauensteiner e Christine Moderbacher | 2021 | Austria | 14′
Film sperimentale, il mondo è blu ai bordi racconta di un futuro sconosciuto. È un film sulla vita e su tutto ciò che è contro la vita. Come dietro un vetro, compaiono frammenti di percezione. Si confrontano con il cupo mondo di oggi, fatto di schermi e frontiere, con il silenzioso battito del cuore di un bambino non ancora nato. Nel film la madre condivide i suoi pensieri col futuro nascituro. Cosa può mostrargli, quali immagini di oggi possono parlare di domani?

 

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Iris Blauensteiner lavora come regista e autrice. Ha studiato “Arte e media digitali” all’Accademia di Belle Arti di Vienna e Teoria del cinema e del teatro all’Università di Vienna. Christine Moderbacher è un’antropologa e regista di documentari (MA in antropologia visiva/film documentario presso l’Università di Manchester). 

The Yellow Queen

di Lucio Arisci | 2021 | Italia/Belgio | 87′
Un road movie in autobus da Colonia a Bamako (Mali) 7269 km con Christian: 35 anni, tedesco, appassionato di meccanica. Da molti anni recupera camion e autobus destinati alla rottamazione e porta in Mali i bus Mercedes 0303 che non possono più circolare in Europa, per rivenderli. 

 

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Nato a Roma nel 1969 Lucio Arisci è un filmmaker, regista e attore. Ha studiato recitazione e regia al Gitis di Mosca. 

Life on the Horn

di Mo Harawe | 2020 | Somalia, Austria, Germania | 52′
Per più di un decennio la costa somala è stata luogo di discariche illegali di rifiuti tossici. Il terremoto e lo tsunami del 2004 hanno danneggiato i container e provocato la dispersione dei rifiuti, che ha portato alla diffusione di malattie. Molti abitanti sono fuggiti, ma alcuni sono rimasti a convivere con le conseguenze di questo evento disastroso.

 

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Mo Harawe nasce a Mogadiscio, in Somalia. Frequenta una scuola d’arte dove scopre la sua passione per il cinema. Dal 2009 vive in Austria, dove inizia le sue esperienze come regista, partecipa a numerosi workshop cinematografici, e realizza cortometraggi.

A talk with remarkable people

di Maryse Gargour | 2021 | Grecia/Libano | 52′
Un’esplorazione delle radici e dei cambiamenti geografici avvenuti in Medio Oriente, in particolare in Palestina durante la metà del XX secolo.

 

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Maryse GARGOUR è nata in Palestina. È cresciuta in Libano. Si è laureata all’Institut Français de Presse. È produttrice e giornalista presso l’Ufficio radiotelevisivo francese di Beirut.

The Jump

di Giedrė Žickytė | 2020 | Lituania/Lettonia/Francia | 85′
The Jump racconta l’incredibile storia del marinaio lituano Simas Kudirka. È il Giorno del Ringraziamento, 1970. La guardia costiera americana incontra una nave sovietica ancorata appena al largo di Martha’s Vineyard. Il marinaio lituano Simas Kudirka, decide di saltare sulla nave americana e chiedere l’asilo politico. Il suo salto verso la libertà provoca una serie caotica di eventi e segna l’inizio di una lunga battaglia politica durante la Guerra Fredda.

 

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Giedrė Žickytė è una regista pluripremiata, produttrice di documentari lituani e co-fondatrice della società di produzione MOONMAKERS. Si è laureata con un Master in Arti Visive presso l’Accademia d’Arte di Vilnius nel 2007. 

L'Évasion

di Arnaud Demuynck | 2007 | Francia/Belgio | 9′
Un uomo è in prigione. Il suo compagno di cella viene torturato a morte. Quando i suoi carcerieri vengono a cercarlo,riesce a scappare all’interno dell’edificio. Gesto disperato perché è un vero labirinto. Tuttavia, scappa dai suoi inseguitori sul tetto dell’edificio. Dalla cima delle torri di guardia, un soldato lo tiene sotto tiro. Lì esprime davanti a loro tutta la portata della sua libertà.

 

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Arnaud Demuynck è un autore, sceneggiatore, regista, direttore artistico e produttore nel cinema di animazione in Belgio e in Francia. Ha creato la casa di produzione “Les Film du Nord”.

BARDO

di G. Daniele De Stefano | 2020 | Italia | 9′
Un uomo sul letto di morte compie un viaggio tra passato, presente e il futuro della sua terra scoprendo la persistenza di riti magici.

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G. Daniele De Stefano è un antropologo urbano e analisti delle politiche urbane e territoriali. Nel 2016 cofonda Recollocal – Piattaforma di rigenerazione urbana dal basso – nasce il progetto pluriennale “Transluoghi” una residenza artistico-formativa nelle aree interne del Cilento.

EVENTI COLLATERALI

PITCHING FAITO DOC FESTIVAL: ali per la creazione!

Il Faito Doc Festival Pitching è un accompagnamento di un autore nella scrittura documentaria di un progetto in fase embrionale e vuole quindi aiutare gli autori che non sono ancora stati supportati dall’industria o dalle istituzioni.  
Ci siamo detti: “Quale sarebbe il nostro sogno di Pitching? “
E ora vorremmo evitare il “pitching-performance” e lanciare una nuova forma di “pitching-che-dà-le-ala” e permette agli autori selezionati di lasciare la nostra montagna con un entusiasmo che permetterà loro di trovare la giusta direzione, il giusto modo di raccontare la loro storia, chiarendo le loro idee e imparando a raccontare il loro futuro film con leggerezza, profondità e buon umore.
Sabam, il nostro partner principale
Sabam è la società belga degli autori, compositori ed editori.
Troppo spesso associata esclusivamente alla musica, la Sabam si dichiara multidisciplinare e rappresenta congiuntamente compositori, parolieri, editori, drammaturghi, coreografi, registi, sceneggiatori, dialoghisti, creatori radiofonici, traduttori, romanzieri, poeti, autori di fumetti, illustratori, giornalisti, scultori, pittori, videoartisti, disegnatori, fotografi, grafici, ecc.

BIBLIOTECA UMANA

a cura di Elisa Frascà
Il progetto di Biblioteca Vivente è stato inventato e realizzato con successo in Danimarca. Dopo averlo sperimentato nella città di Parma, verrà presentato al Faito Doc Festival, dove gli ospiti potranno sperimentare in prima persona questa esperienza.
Ascoltare qualcuno  è diventato un esercizio molto difficile, data l’urgenza di parlare di noi stessi. Quando si comunica con altri spesso si ha l’impressione che il nostro interlocutore non ascolti veramente, ma stia solo aspettando che noi si termini di parlare, per dire quello che gli urge, per dire “la sua”.
Da questo l’idea di creare una Biblioteca Umana, dove, anzichè leggere la storia contenuta in un libro, si incontra un uomo o una donna che ci racconta, in prima persona, la sua esperienza di vita. Meglio se questa esperienza è lontana dalla nostra, per cultura, per scelte compiute, per destini differenti.
Il secondo fine del progetto, infatti, è quello di lavorare sull’integrazione, nel convincimento che attraverso l’incontro ravvicinato con l’altro (ogni appuntamento prevede un narratore e un solo uditore), sia più facile superare paure, diffidenze, pregiudizi.
Per chi fosse interessato a sostenere, partecipare, aderire a questo progetto, il contatto è:
Dott.ssa Elisa Frascà  cell.+39 338 3633078
Benvenuti alla nuova Biblioteca Umana del Faito Doc Festival!
I ritratti esposti nella Biblioteca Umana sono realizzati da Joël Coppens e Liliane Sanchez.

RASSEGNE E RETROSPETTIVE

DOCS FOR KIDS

a cura di Milena Bochet
Sarò felice di rivedervi quest’anno, piccini, fanciulli, grandi giovani nel cuore, con una serie di film di diversi paesi. Devi solo tuffarti nello schermo per sfuggire al tempo durante queste proiezioni. Ci sarà uno dei maestri sacri del cinema muto ma anche delle sorprese garantite per fare echeggiare nella sala risate e offrire un momento di felicità collettiva per tutte le generazioni.

Milena Bochet Docs for Kids

Milena Bochet è di nazionalità franco-spagnola, ha vissuto la sua infanzia a Lisbona. Attualmente è residente a Bruxelles. Realizza documentari incentrati sulla tradizione orale nelle culture minoritarie e conduce workshop audiovisivi con un pubblico eterogeneo. Da anni colleziona delle perle di cinema d’animazione che raramente vengono proiettate e che lei ama trasmettere a un pubblico variegato.

IL CAMINO

La preziosa collaborazione del Faito Doc con il Centro Il Camino è iniziata nel 2008 (seconda edizione) e si è arricchita in questi 14 anni seguendo i cambiamenti nella comunità sia dei responsabili che dei ragazzi. L’équipe dei terapeuti ha sempre stimolato la cultura e sostenuto le iniziative proposte dal Festival. I residenti hanno partecipato all’evento in diverse forme e ruoli: presentando delle loro creazioni, collaborando per la scenografia di alcune mostre, ripulendo e valorizzando l’area intorno alla Casa del Cinema, partecipando nel Centro a laboratori di danza, di scrittura, di teatro e creando un percorso sensoriale in Comunità, diventando infine i protagonisti di una serie di ritratti documentari e nel corso del tempo di un lungometraggio documentario che racconta il loro cammino individuale e in gruppo.
Da 4 anni si è costituita una Giuria del Camino che visiona i film e attribuisce il Premio Camino creato da loro e offerto al miglior film.
Quest’anno alcuni residenti parteciperanno ad una formazione coordinata da Elisa Frascà per divenire “libri umani” della prima Biblioteca vivente del Faito Doc.
I talenti dei ragazzi in varie discipline sono l’oro del Festival.
Un sentito grazie al responsabile della comunità Pietro Falco e a tutta l’équipe terapeutica per la costante accoglienza e partecipazione, in particolare modo a Aldo Ivano Iezza, Carmela Coppola, Margherita Di Maio…

LABORATORI, MASTER CLASS, MOSTRE E INCONTRI MUSICALI

SCENOGRAFIE

a cura di Philippe Andrejevic, Leïla Bohnenberger, Dante Finocchiaro, Bartek Mathieu-Daudé, Maïlys Finocchiaro, Leandre Caruso, Johan Badibengi, Guillaume.
Per la 15a edizione del festival, uno sforzo sulla scenografia è stato compiuto da un team di giovani volontari che si è formato a Bruxelles. La scenografia intende condividere le visioni di questa squadra sul tema delle evasioni: attraverso delle opere che desiderano  accompagnare l’immaginazione degli spettatori prima di tuffarli nell’esperienza cinematografica del Faito Doc.
L’Albero di Amigurumi e degli “acchiappasogni” è opera di Liliane Sanchez artista belgo-spagnola. I ritratti dipinti esposti per la biblioteca umana sono opere di Joël Coppens artista e scrittore belga e di Liliane Sanchez.

Faito Giovani

a cura di Bénédicte Rossetti, Marianna Miozzo e Céline De Vos
Un percorso artistico laboratoriale che intende condurre i partecipanti, dai 7 ai 18 anni, dal 21 al 27 Luglio, dalle ore 15 alle 17. 30  presso la Casa del Cinema sul Monte Faito, ad una riflessione sul tema dell’ EVASIONE attraverso il CORPO in relazione al PAESAGGIO. Marianna Miozzo, danzatrice e ricercatrice instancabile della poetica del movimento e Celine De Vos, performer poliedrica e interessata alle questioni relative ai diritti umani, guideranno il percorso dedicato ai giovani del Faito Doc Festival 2022. Faremo tutti insieme una mappatura del luogo con esplorazioni sensoriali, pratiche di mimesi con gli elementi della natura, scoperte di micro-mondi nel paesaggio. Creeremo inquadrature possibili, punti di vista inediti per brevi azioni che si ispirano alla Land art, al fine di comporre un racconto fatto di immagini surreali e fantastiche in movimento che sarà presentato al pubblico. Il percorso è pensato in dialogo con alcuni film maker del festival che realizzeranno un breve documentario di INVISIBILI EVASIONI verrà proiettato il 27 Luglio durante la Serata Premiazione del Faito Doc!

Doc Now!

a cura di Antonio Maiorino
Doc Now! ritorna al Faito Doc Festival, dopo l’esordio nell’edizione del 2021, per continuare la propria inchiesta sul documentario e sul cinema del reale. Mettendosi in ascolto delle più qualificate voci autoriali del panorama contemporaneo, tramite interviste dal vivo e online, la sezione rinnova il proprio impegno a costituirsi come laboratorio permanente sui confini sfrangiati tra realtà, reale, finzione, invenzione, immaginazione. Insieme al pubblico e agli addetti ai lavori, prosegue il viaggio nel territorio del documentario per coglierne la topografia del terzo millennio e le imprevedibili deviazioni.
Nella mescolanza spesso conclamata tra reale e finzione, che contraddistingue il documentario (non solo) contemporaneo, non ha più senso, forse, parlare di fughe nell’immaginazione. Nemmeno per quei documentari che ricorrano deliberatamente alla fantasia, al capriccio, all’irreale. Oltre che d’immersione, il documentario sembra vivere, nella narrazione cinematografica, di costanti evasioni: anche più vero del vero, un film è una bugia.
Interloquendo in un’intervista partecipata con Marilyn Watelet (regista e storica produttrice di Chantal Akerman) e con Olga Lucovnicova (Orso d’oro a Berlino 2021 col corto My Uncle Tudor), il pubblico della XV edizione del Faito Doc Festival potrà scoprire quanto di evasione dal reale e quanto di adesione al reale ci sia nel documentario.
Antonio Maiorino
Professore di storia dell’arte, giornalista e critico cinematografico. Dopo alcune collaborazioni con riviste di arte (Artribune, ArtsLife, Lobodilattice, InArte), ha scritto soprattutto di cinema, tra gli altri per Sentieri Selvaggi, Ondacinema, Cabiria e Cinema Errante, Cronache di Salerno. Attualmente scrive per Taxidrivers e Infooggi. In radio ha gestito diverse rubriche cinematografiche (per Radio Kolbe, Radio Base, Radio Stereo 5, Radio Punto Nuo- vo). Ha cooperato con diversi festival cinematografici (RIFF di Roma, Linea d’Ombra di Salerno), collezionando anche diverse presenze da giurato di qualità.

Il Piccolo Principe messo in scena nella faggeta

a cura di Raffaele Scocozza, Antonella Tedesco, Clemente Donadio, Andrea Scocozza
Puzzle APS – Associazione Promozione Sociale nasce ad Eboli, in provincia di Salerno, e si pone come obiettivo quello di creare punti di aggregazione e condivisione per i giovani valorizzando il proprio luogo di appartenenza. Quattro ragazzi – Raffaele Scocozza, Antonella Tedesco, Clemente Donadio, Andrea Scocozza – decidono di mettere insieme le proprie forze e rendere realtà un desiderio che da tempo è stato chiuso nel cassetto: tagliare il nastro di un mondo fatto di talento, passione e iniziative.  Intendono creare eventi capaci di far riflettere gli spettatori con tematiche importanti. Puzzle APS è anche formazione. Grazie al corso di musical, Raffaele Scocozza, presidente e docente, ha attirato tanti giovani fino a mettere su una compagna teatrale. Dopo il successo dell’evento “Cuori Tranquilli”, un concerto di beneficenza il quale ricavato è stato devoluto alla Protezione Civile in sostegno per l’Ucraina, ad oggi il gruppo teatrale è impegnato nella messa in scena de Il Piccolo Principe. Una rivisitazione in chiave moderna di uno dei racconti più amati a livello mondiale.

WORKSHOP "Rido dunque creo" di Scrittura Creativa


(solo in lingua italiana)
Con Stefano Martufi autore, sceneggiatore e editore; e Maria Anna Rosaria Palattella psicologa e psicoterapeuta
L’umorismo è un atto creativo in grado di collegare le idee in modo originale, capace di generare nuovi significati e di aprire finestre su percorsi inediti. L’obiettivo di questo workshop è quello di allenare la nostra parte creativa utilizzando come strumento varie tecniche umoristiche. Per partecipare è richiesta una sola capacità, ovvero quella di sapersi mettere in gioco attraverso l’autoironia. Un training che insegna a guardare le cose da un altro punto di vista, a liberarsi della logica diretta, dagli schemi e dai pregiudizi stimolando, quindi, lo sviluppo del pensiero laterale, un’attitudine fondamentale di chi fa della creatività il proprio mestiere.

Concerto : AMOR PELA RODA

AMOR PELA RODA è un progetto che nasce con l’idea di contribuire in maniera strutturata e costante alla diffusione della cultura musicale brasiliana legata al Samba Urbano Carioca, con la sua più classica rappresentazione la “Roda De Samba”

Omaggio alla poetessa e cineasta Fourough Farrokzhad

a cura di Chiara Pacifico grazie a Domenico Ingenito con la collaborazione di Matin Tayefi, Gian Luigi Donnarumma e con l’Associazione “Achille Basile – Le Ali della Lettura”
Sotto il segno dell’evasione e simbolo della libertà Chiara Pacifico ha evocato Forough Farrokzhad per il Faito Doc 2022: Forough è descritta così dal suo traduttore italiano Domenico Ingenito:
La maggiore poetessa iraniana del ‘900, i cuoi versi sono un costante fremito nella solida struttura formale della poesia persiana classica, una continua trasmutazione lirica degli infiniti amori vissuti sul crocevia tra sogno e frustrazione. Una vita conclusasi violentemente a trentadue anni, nel 1967, disseminata da polemiche, scandali e da cinque raccolte di poesie di cui l’ultima è postuma (…)  Ma se sola è la voce che resta, resta la memoria dei suoi versi nella voce di tutti i giovani iraniani non ancora sedotti dai fasti d’occidente. Recitano, scrivono, si ispirano e rievocano i tempi della sua scrittura. Perché di tutto quanto è stato detto e scavato, in Forugh resta ancora un lembo di tempo per rinnovare lo sguardo sulla poetessa più accesa del Novecento persiano“.
Arrivo, arrivo, arrivo,
e la soglia trabocca d’amore
ed io ad attendere quelli che amano
e la ragazza che è ancora lì,
nella soglia traboccante d’amore, io
la saluterò di nuovo” F.F).
Domenico Ingenito (Vico Equense, 1982), insegnante, poeta e traduttore, è professore associato di letteratura persiana presso l’Università della California, Los Angeles (UCLA). Traduce dal Persiano, Portoghese, Francese, Spagnolo e Catalano. Ha curato per Brill una monografia sul rapporto tra sessualità, sguardo e spiritualità nella lirica Persiana medievale (Beholding Beauty: Sa‘di of Shiraz and the Aesthetics of Desire in Medieval Persian Poetry, Brill, 2020). Al momento cura per Bompiani la traduzione italiana con testo a fronte dell’opera omnia di Forugh Farrokhzad (1934–1967), la più importante poeta iraniana contemporanea. Il libro, intitolato Forugh Farrokhzad: Poesie Complete, uscirà nel 2023.
Dopo l’intervento audiovisivo di Domenico, sarà presentato il film di Forough Farrokzhad “ “La Casa è nera” (Iran – 22’) e l’attualità della cineasta e poetessa nel suo paese. Il cortometraggio documentario racconta la vita quotidiana all’interno di un lebbrosario in Medio Oriente. Forough guarda la realtà  senza temere di mostrare le deformità dei volti segnati dalla lebbra, commenta le immagini con voci narranti che declamano le lodi di Dio utilizzando frammenti di salmi, del Corano o di poesie.
Dopo la proiezione il pubblico sarà invitato in una passeggiata poetica accompagnata da musica curdo irachena con delle tappe e pause davanti a fotografie della poetessa e di altre produzioni artistiche (che la sua poesia ha ispirato) Matin Tayefi reciterà in farsi:
Il Dono; L’Addio; Il vento ci porterà via; Mi fa pena il giardino; Il mio uomo che, nella traduzione in italiano di Domenico Ingenito saranno recitate da Gian Luigi Donnarumma.
Chiara Pacifico, linguista e traduttrice dall’arabo e dallo spagnolo, unisce la sua formazione linguistica e letteraria alla passione per il cinema. Ha lavorato per il MediFilm Festival di Roma e per il Cinemamed – Festival du Cinéma Méditerranéen di Bruxelles. Ha già svolto diverse collaborazioni come selezionatrice traduttrice per sottotitoli per alcuni Festival Internazionali in Italia e in Belgio.

PASSEGGIATA NATURALISTICA E ARTISTICA

a cura di Nando Fontanella, guida naturalista, appassionato poeta del Monte Faito che accompagna il Festival da sempre.
In ogni suo gesto e parola traspare il suo amore e ci fa penetrare nella foresta di Faggi come se fosse casa sua, sul bordo di una falesia di fronte alle isole o al Vesuvio ci svela mille segreti sulla memoria del Monte. Cantastorie instancabile della natura, seguirlo passo dopo passo per i sentieri è un’esperienza che riempie lo sguardo di meraviglie e fa tornare fanciulli. Con Nando si riscopre l’incredibile miracolo della creazione, la vitalità della terra che rinasce nonostante l’opera dell’uomo possa danneggiarla.  Nel corso della passeggiata la dance artist Marianna Miozzo ci farà sognare con la sua performance Brevi luoghi mai accaduti / 12 una narrazione onirica, spesso straniante che mostrerà sfumature della condizione umana. Marianna prima avrà abitato gli spazi del Monte Faito per tutta la durata del Festival cercando di stabilire un vincolo tra il suo Corpo e il Luogo che la ospita. Da questa esperienza Marianna lascerà scorrere il proprio immaginario soggettivo e creerà la performance. I camminatori incontreranno delle “ballerine nei cieli” in equilibrio su un tessuto leggere fra i rami: Carmen Ciampa, formatrice e ideatrice del metodo aerial passion che ha fatto insieme ai suoi amici Gianni e Margherita, di una passione verso questa disciplina, uno stile di vita e un modo di superare i propri limiti e le proprie insicurezza. Con lei, fra Cielo e Terra anche Anna Lisa Iorio “volerà” per noi e saranno accompagnate dal sassofonista Gaspard Giersé e dal percussionista Siamad Jaf e le cantanti Ceylan Taci e Berthe Tanwo Njole.

Land Art : RE-GENERATION

A cura di Rino Squillante, Coordinatore del Dipartimento di arti Visive ABA Napoli.
Artisti partecipanti: Raimondo Coppola, Leila Di Costanzo, Antonio Marino, Sara Pinto, Biagio Salvati, Ivana Sansoni, Carmine Somma, Graziano Riccelli e Mariangela De Nigris
Cambia il pianeta e cambiano le generazioni che lo abitano, con nuova coscienza e più consapevolezza. Questo è il senso del lavoro che la nuova generazione di artisti affronta quando si relaziona alla natura.
Per il Faito Doc Festival 9 giovani artiste e artisti producono un fare che parla di contatto con i luoghi e l’esistente al fine di rigenerare sguardi e produrre bellezza e riflessioni.
Il progetto di partecipazione del Dipartimento di Arti visive dell’Accademia di Belle Arti di Napoli intende produrre una riflessione, attraverso il lavoro dei giovani artisti, sui temi della natura, l’importanza della sua protezione e salvaguardia, di come gli strumenti che producono bellezza possano veicolare un nuovo modo di guardarla e viverla.
Le opere verranno realizzate con materiali prodotti dall’habitat esistente senza deturpare lo stato dei luoghi e con il successivo ripristino.

Faito Doc Camp

L’associazione “Gli amici della Filangieri” nasce nella primavera del 2011 ed ha mosso i suoi primi passi nella biblioteca comunale di Castellammare di Stabia intitolata, per l’appunto, a Gaetano Filangieri, da un gruppo di giovani unite dai medesimi intenti e da un unico ideale: la cultura. La nostra mission si contraddistingue per l’esigenza di voler “conquistare” spazi da adibire a poli culturali, centri di aggregazione sociale per le giovani e promuovere le bellezze, sia individuali che collettive, del nostro territorio. Questo per poter ridare dignità ad una generazione che fin dalla nascita si è trovata costretta a convivere e ad affrontare una crisi sia economica che sociale. Crediamo che la crisi si possa combattere mediante l’unica rivoluzione possibile, che è quella culturale! Radio Asharam è un progetto dell’Associazione in collaborazione con l’Asharam Santa Caterina, bene confiscato alla criminalità organizzata di Castellammare di Stabia. Web radio votata ai valori costituzionali dell’anti razzismo e dell’anti fascismo, dal 2012 le suona e le canta dal centro antico di Castellammare, in un decennio di attività è stata media partner di tante iniziative locali e nazionali sul territorio. Nel 2014 nasce la collaborazione con il Faito Doc, sinergia che ha portato nel 2015 alla prima edizione del Faito Doc Camp una settimana di campeggio immersi nella natura del Monte Faito, scandita dalle proiezioni di corti e lungometraggi, arte, poesia e musica.