PALMARES 2023
Diversità
Giuria I Magnifici
Premio Faggio Doc per il Miglior Film
Adieu sauvage di Sergio Guataquira Sarmiento
La giuria attribuisce all’unanimità il premio Faggio Doc del Miglior Lungometraggio a questo film per il punto di vista forte e impegnato del regista, al suo sguardo umano articolato e condiviso, per la sua distanza e l’autoironia, per il suo invito delicato alla riflessione. Cercando di comprendere le sue origini, ci rivela con forza dimostrativa come il mondo moderno ignora il mondo indigeno, che però esiste.
Menzione Speciale
Fréquences Julie di Mia Ma
Per la relazione d’amicizia, sincera e profonda, che lega la regista alla protagonista nel racconto della complessità di un vissuto particolare. Con la giusta distanza e un delicato rispetto per un dolore lacerante, il film permette di scoprire, nelle mura domestiche, le origini del male di una persona sofferente, ma che mostra grande dignità e ironia nell’affrontare i suoi demoni.
Premio Faggio Doc per il Miglior Cortometraggio
Desde que llegaste mi corazon dejo de pertenecerme di Erin Semin Kökdil
Per aver raccontato, con uno sguardo rispettoso, delicato e senza retorica, la lotta implacabile di queste madri, la giuria assegna all’unanimità il premio come miglior cortometraggio a Desde que llegaste mi corazon dejo de pertenecerme di Erin Semine Kökdil.
Menzione Speciale
Caro Mostro di Stefano Testa
La giuria ha apprezzato il lavoro di costruzione e rielaborazione basato su archivi personali e intimi, e il sentimento unico di un uomo sconosciuto di cui non si scoprirà mai il volto, ma la cui storia ricostruisce creativamente i valori degli anni Sessanta. Con pochissimo materiale audiovisivo, il regista riesce a immergerci nell’intimità delle corrispondenze con originalità ed emozione.
Premio OTTICA SACCO PER LO SGUARDO
How To Save a Dead Friend di Marusya Syroechkovskaya
Per lo sguardo radicale e il coraggio di mettere in scena la propria relazione d’amore votata all’autodistruzione. L’atto di filmare, condiviso tra i due protagonisti, rivela progressivamente una funzione terapeutica e, al tempo stesso, una dimensione creativa, nella cornice di un paese che sopprime i desideri giovanili si dimostra spietato verso gli individui
Giuria Giovani
Miglior lungo :
How To Save a Dead Friend di Marusya Syroechkovskaya
Menzioni speciali
Adieu sauvage di Sergio Guataquira Sarmiento
Fréquences Julie di Mia Ma
Miglior corto
Das retirée or the last house of my father di Julie Pfleiderer
Ci è piaciuta l’idea di un film capace di ridurre la distanza tra un padre e sua figlia attraverso una simbiosi tra architettura e cinema. Infatti, da un compito manuale, cioè la costruzione di un progetto utopico, ci si immerge nell’infanzia e nei ricordi del regista in modo scanzonato e giocoso.
Ci ha commosso la forma della narrazione, che mette insieme due prospettive diverse e allo stesso tempo opposte.
È un incontro intergenerazionale in cui tutti possiamo ritrovarci, con le contraddizioni e le differenze che sperimentiamo nel corso degli anni. Il premio va a un cortometraggio che rivela in modo rigoroso la fragilità delle relazioni familiari.
Premio del Pubblico
Miglior lungo ex aequo
Adieu sauvage di Sergio Guataquira Sarmiento
Austral di Benjamin Colaux
Miglior corto
The way daddy rides di Tiziano Locci
Giuria Il Camino
Miglior corto ex aequo
Volatile di Paula Wilczyńska
Perché ha trasmesso non solo la necessità del ricordo delle persone che non ci sono più, ma anche la forza e la volontà di portare a termine un percorso, come può essere il (nostro) percorso riabilitativo. E anche il « semplice » non mollare alle prime difficoltà, per ciò che riguarda i (nostri) sogni e dunque i (nostri) obiettivi.
Tu sillonnes gaiement l’immensité profonde di Baume Moinet-Marillaud
Menzione speciale lungo
En ce jardin di Natacha Boutkevitch
Giuria Faito DOC Camp
On La nomme la brûlure di Mary Jimenez e Bénédicte Liénard
Giuria CPS
OURS di Morgane Frund