I SELEZIONATORI E I CRITERI DI VALUTAZIONE DEI FILM

Il gruppo dei Selezionatori sono di età e nazionalità diversa, autori, registi o esperti del settore visionano nel corso di 2 trimestri circa 700 film provenienti dalle iscrizioni ai Bandi del Faito Doc, dalle proposte o suggerimenti di un gruppo di consiglieri e esperti di diversi paesi, da scoperte dei selezionatori stessi nel corso di altri Festival Internazionali di documentario. Poi scelgono su per giù 50 film documentari di creazione (lungometraggi, cortometraggi e ultracorti) di circa 27 Paesi, di cineaste e cineasti che con le loro visioni della realtà ispirano in noi spettatori una varietà di evasioni. 

Le origini diverse e la professionalità dei selezionatori, il loro senso critico e sguardo approfondito su particolari realtà, permette dibattiti e confronti intensi prima di fornire un’ultima selezione di alta qualità. Da sempre sono privilegiate molto più le qualità poetiche e umane dei film piuttosto che la quantità di opere presentate.

2 volte al mese i selezionatori s’incontrano nella casa dei direttori artistici Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro (in presenza e in visioconferenza) e si confrontano sui film documentari di autore dal cinema diretto allo sperimentale, dal film intimistico al documentario di animazione, sono prese in considerazione sia il punto di vista del regista, sia la forma e l’originalità dell’opera che il tema trattato e i suoi multi-sensi.

I dibatti vertono soprattutto attorno a alcuni criteri di valutazione.

 

Criteri di valutazione :

  • Il punto di vista dell’Autore: lo sguardo originale che il regista pone sulla realtà, la sua visione ;
  • L’empatia del regista nei confronti delle persone che filma e che divengono i suoi personaggi ;
  • Il linguaggio cinematografico : il modo di raccontare, la forma originale nel mettere in scena la storia narrata  attraverso delle riprese autentiche e sorprendenti al servizio del racconto e che non si accontentino mai del solo “reportage”, attraverso un montaggio visivo e sonoro personale, un senso del ritmo e l’arte del missaggio; un linguaggio poetico, sensibile e originale ;
  • Tenere conto del tema dell’edizione ;
  • Infine, la necessità di mostrare grazie al cinema delle visioni della realtà storica dell’essere umano e del mondo nel quale viviamo, scegliere quindi dei film che spingono alla riflessione, al “conflitto” positivo, per arricchire la conoscenza e incoraggiare il percorso di vita di ogni spettatore, attenti sia alle questioni sociali che ambientali ripercorrendo il passato nel presente e in previsione del futuro.

Milena Bochet
“La nostra scelta quest’anno si è focalizzata su film in cui i registi mettono coraggiosamente in discussione il loro rapporto con gli altri. La macchina da presa diventa da un film all’altro, colei che svela i volti nascosti, colei che crea un legame, colei che lotta per salvaguardare la vita, colei che interroga il fare cinema, colei che fa sbocciare il più frizzante della vita. Scoprirete diversità questa edizione.”

Salvatore Fronio :
“Vivo la mia partecipazione alla selezione come un grande privilegio. Anche se non tutte le opere incontrano la mia sensibilità e apprezzamento, ogni film è uno sguardo unico e irripetibile, e questo per me è di inestimabile valore. L’apertura a realtà sconosciute aumenta e approfondisce la mia esperienza esistenziale e di questo sarò per sempre grato, al cinema e quindi al Faito DOC Festival.”

Chiara Pacifico
“Il lavoro di selezione 2022/2023 mi ha portato ad allargare gli orizzonti del possibile, a far emergere discorsi, sensibilità e pezzi di vita attraverso l’immagine, la narrazione, il montaggio e le testimonianze dei protagonisti dei documentari. Ci si potrebbe chiedere, “la diversità” rispetto a cosa? Risponderei: – al discorso dominante, al conosciuto, al visibile.”

Maria Hermosillo”
Sono messicana, vivo in Belgio da 8 anni e già da 4 anni sono selezionatrice del festival. Per me è molto arricchente, sia nell’organizzazione, dove ho trovato un campo di sperimentazione e apprendimento, sia nel comitato di selezione, dove ho trovato uno spazio per discutere e conoscere il cinema documentario. La nostra selezione penso riesca a rappresentare la diversità in molteplici aspetti. Spero che vi piacerà!”

Seda Sat
“I film di quest’anno non riguardano solo il tema della diversità, ma ci invitano ad accoglierLa. Ci dicono che è possibile costruire un mondo con sempre più empatia per ciò che è diverso da sé, dando finalmente alla diversità l’importanza che merita. Everyone can be important because everyone can serve a purpose – Martin Luther King “

Abdullah Karasu
“Essere selezionatore del Faito Doc significa soprattutto vivere il festival in anticipo. Per diversi mesi abbiamo il privilegio di visionare i film prima degli altri e di apprezzarne le qualità. La scelta è spesso difficile. Il tema della diversità affrontato dai registi della nostra selezione non lascerà indifferente nessun spettatore.”

Si ringraziano i consiglieri :
Nina Toussaint, Antonio Maiorino e Élias Preszow