I SELEZIONATORI E I CRITERI DI VALUTAZIONE DEI FILM

Il gruppo dei Selezionatori sono di età e nazionalità diversa, autori, registi o esperti del settore visionano nel corso di 2 trimestri circa 700 film provenienti dalle iscrizioni ai Bandi del Faito Doc, dalle proposte o suggerimenti di un gruppo di consiglieri e esperti di diversi paesi, da scoperte dei selezionatori stessi nel corso di altri Festival Internazionali di documentario. Poi scelgono su per giù 50 film documentari di creazione (lungometraggi, cortometraggi e ultracorti) di circa 27 Paesi, di cineaste e cineasti che con le loro visioni della realtà ispirano in noi spettatori una varietà di evasioni. 

Le origini diverse e la professionalità dei selezionatori, il loro senso critico e sguardo approfondito su particolari realtà, permette dibattiti e confronti intensi prima di fornire un’ultima selezione di alta qualità. Da sempre sono privilegiate molto più le qualità poetiche e umane dei film piuttosto che la quantità di opere presentate.

2 volte al mese i selezionatori s’incontrano nella casa dei direttori artistici Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro (in presenza e in visioconferenza) e si confrontano sui film documentari di autore dal cinema diretto allo sperimentale, dal film intimistico al documentario di animazione, sono prese in considerazione sia il punto di vista del regista, sia la forma e l’originalità dell’opera che il tema trattato e i suoi multi-sensi.

I dibatti vertono soprattutto attorno a alcuni criteri di valutazione.

 

MARIA HERMOSILLO (MEX)

Sono di origine messicana e vivo in Belgio da 9 anni, dove lavoro come direttrice di produzione in diverse tipologie di produzioni. Sono appassionata di Arte e Cinema. Spero che sarete sensibili al programma che abbiamo preparato per voi, una selezione di lungometraggi e cortometraggi che esplorana il tema delle “radici” da diversi punti di vista.

FLORIAN FANIELLE (BE)

Mi sono laureato all’ESRA di Bruxelles nel 2023 (in documentario). L’argomento della mia tesi indagava il legame tra il cinema erotico degli anni ’60 e ’70 e l’estrema sinistra giapponese. Attualmente preparo il mio lungometraggio documentario. Di questa prima esperienza nel ruolo di selezionatore sono molto felice della diversità dei film che abbiamo scelto, “radici diverse” sia nella forma che nei contenuti.  Buona visione!

JULIETTE AUROY (FR)
Franco-belga e italiana nel cuore, vivo a Bruxelles e lavoro nell’ambito della post-produzione audiovisiva.  Grande appassionata di cinema e di storie umane, sono stata molto felice di partecipare per la prima volta alla selezione per il Faito Doc. Spero che avrete lo stesso piacere del mio scoprendo i film in programma, provengono da orizzonti diversi, ma alla fine trattano un argomento che abbiamo tutti.e in comune: le radici.

THIBAULT FLAMENT (NL)
Sono un produttore e regista di documentari con sede a Bruxelles, appassionato di argomenti che esplorano l’umanità delle culture e la condivisione delle conoscenze. Amo l’osservazione tacita e apprezzo i piccoli dettagli che aggiustano sottilmente le situazioni. Ho lavorato in Africa e in Asia Centrale, dove ho potuto approfondire diverse culture e raccontare storie uniche. Amo nuotare, correre e allenarmi regolarmente. Sono lieto che una mia fotografia sia stata scelta e riadattata per la locandina del Festival 2024.


LOUISE DE BAER (BE)
Sono fiaminga, appassionata di musica e arte. I documentari mi permettono di osservare il mondo da prospettive più profonde e scoprire realtà diverse. Essere selezionatrice del Faito Doc è una nuova esperienza, attraverso i numerosi film mi è sembrato di sentire il mondo respirare. Gli scambi con gli altri selezionatori hanno rivelato sia la nostra bellezza che la nostra fragilità : a volte un film può innescare tensioni e pregiudizi rendendo difficile la comunicazione. Ma rimane l’umiltà con cui usciamo dai conflitti, senza prendersi troppo sul serio, semplicemente e con una risata di cuore.

EMANUELE MAMMARELLA (IT)
Nato abruzzese e brusselese di adozione, musicista per passione e clarinettista di professione, il cinema documentario è una novità con la quale coabito da 4 anni da quando vivo con la famiglia Finocchiaro. Il mio sguardo si scontra talvolta con i loro gusti e quelli dei selezionatori che lavorano nel campo del cinema. Ecco perché la mia voce apre probabilmente un sentiero diverso che arricchisce la selezione.

CAROLINE AMET (FR)
Giuria giovani del Faito Doc nel 2023, sono stata felice di poter contribuire quest’anno alla selezione dei cortometraggi di Scuole di cinema condividendo la mia opinione e le mie critiche. É il lavoro di tutta una squadra a dover essere lodato, in particolare per le opere della sezione “Competizione Internazionale di Cortometraggi di scuole di cinema”, che, per questa edizione 2024, mi sembrano varie e di particolare interesse. 

Si ringrazia NINA ALEXANDRAKI e SEDA SAT per il magnifico lavoro di preselezione dei cortometraggi delle scuole di cinema e GABRIEL LAUVIGE per l’ottimizzazione dei contatti con le scuole.

Criteri di valutazione :

  • Il punto di vista dell’Autore: lo sguardo originale che il regista pone sulla realtà, la sua visione ;
  • L’empatia del regista nei confronti delle persone che filma e che divengono i suoi personaggi ;
  • Il linguaggio cinematografico : il modo di raccontare, la forma originale nel mettere in scena la storia narrata  attraverso delle riprese autentiche e sorprendenti al servizio del racconto e che non si accontentino mai del solo “reportage”, attraverso un montaggio visivo e sonoro personale, un senso del ritmo e l’arte del missaggio; un linguaggio poetico, sensibile e originale ;
  • Tenere conto del tema dell’edizione ;
  • Infine, la necessità di mostrare grazie al cinema delle visioni della realtà storica dell’essere umano e del mondo nel quale viviamo, scegliere quindi dei film che spingono alla riflessione, al “conflitto” positivo, per arricchire la conoscenza e incoraggiare il percorso di vita di ogni spettatore, attenti sia alle questioni sociali che ambientali ripercorrendo il passato nel presente e in previsione del futuro.