Collaborazione con 'Il Camino'

Il Centro di Psicoterapia Residenziale esiste al Faito dal 1985, dall’inizio del Festival collabora con noi e da 5 anni in modo molto attivo: 
Partecipano anche a iniziative artistiche – come il teatro e la danza – e sono all’origine di un progetto di lungometraggio: 
L’oro del cam(m)ino” prodotto dal Belgio e la Francia e che, attualmente, è in fase di montaggio.
 
Ritratti che saranno proiettati durante il Festival sono nati dalla generosità di alcuni residenti e dal nostro desiderio di conservare una traccia visiva e sonora della bellezza del loro percorso più intimo e personale.
 

Parlare del Faito Doc Festival attraverso i protagonisti del Camino significa tornare all’origine del nostro amore per il documentario, al piacere dell’incontrarsi, al sapere ascoltare e condividere l’intimo e l’avventura della vita attraverso l’Arte.
Intervengono all’incontro i protagonisti dei film, alcuni terapeuti responsabili della Comunità e alcuni organizzatori del Festival. 

Ritratti

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Oreste – 17′ – psw : Oreste

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Ludovico – 15′ – pswLudovico

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Ivan – 14′ – pswIvan

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Alessandro – 16′ – pswAlessandro

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Francesco – 20′ – password: Francesco

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Ciro – 27′ – pswCiro

Il film

L'oro del camino

di Nathalie Rossetti

Sul Monte Faito, nel centro di riabilitazione Il Camino, detenuti in libertà vigilata e tossicodipendenti vivono in esilio in mezzo alla natura.
Sulle altezze di Napoli e della sua periferia, di fronte al Vesuvio, questi abitanti lottano per ricostruirsi e trasformarsi prima di tornare nella loro città e affrontare le prove che li attendono.

Documentario in post-produzione (2023)
Durata : 52  e 80 minuti
Formato : HDcam
Lingua : italiano
Sottotitoli : inglese e francese

La giuria durante il festival

 
Una giuria partenopea, formata dai residenti del Centro psicoterapeutico il Camino partecipa alla visione dei film in Competizione e attribuisce uno o due premi che loro stessi creano in Comunità e che assegnano al migliore film.
Nel viaggio introspettivo che percorrono i residenti durante la loro terapia si forma una ricchezza di pensiero e di critica che ci offre un punto di vista originale sui film presentati e, sovente, permette a noi spettatori di sradicarci da determinismi sociali e idee preconcette.