PALMARES 2022
Evasioni
Giuria I Magnifici
GAZE AWARD :
Lettre à Nikola di Hara Kaminara
Per il suo sguardo unico e intimo sulle problematiche sociali e per il modo in cui la regista rivela la tragedia dei migranti a suo figlio Nikola. La sua esperienza sulla nave di salvataggio Acquarius rappresenta un punto di svolta nella sua vita e in quella dei migranti, rompendo il divario tra le due sponde del mare.
CORTI – [EX-EQUO] :
Turtle di Reza Akbarian
Per l’occasione che offre di vedere il mondo attraverso gli occhi di una tartaruga, testimoniando la brutale ingerenza umana sulla natura. È una pura favola cinematografica sull’avidità, l’ignoranza e la violenza umana che ritrae la lotta assoluta per la sopravvivenza.
Souvenir Souvenir di Bastien Dubois
Per aver infranto il tabù dell’omertà e dei traumi di guerra nella società francese post-coloniale. Il film contribuisce a costruire un dialogo necessario tra le generazioni. Il regista si confronta con il passato del nonno e riesce gradualmente a liberarlo dai suoi ricordi tossici. Questa ricerca intima è costruita con un uso brillante dell’animazione e trasmette un messaggio forte per tutte le società che hanno a che fare con la realtà postbellica.
LUNGHI :
MENZIONE SPECIALE :
Looking for horses di Stefan Pavlović
Per l’incontro cinematografico che porta una prospettiva insolita sull’eredità della guerra. Due mondi diversi si arricchiscono a vicenda attraverso il processo di creazione del film in una narrazione ironica e speculare.
MIGLIOR FILM :
Radiography of a family di Firouzeh Khosrovani
In un film magnificamente realizzato, la regista mostra la sua esperienza di come sia rimasta intrappolata tra due correnti opposte della storia iraniana. Attraverso l’intima storia d’amore dei genitori, di cui è stata testimone da bambina, la regista ci introduce dolcemente nella memoria collettiva. Gli archivi personali arricchiscono il quadro globale in una narrazione a più livelli. Il film mette in discussione la visione occidentale della rivoluzione iraniana.
Giuria Giovani
MIGLIOR CORTO :
SOUVENIR, SOUVENIR di Bastien Dubois
Crediamo che Souvenir, Souvenir di Bastien Dubois sia il miglior corto che abbiamo visto in questi giorni. A primo impatto ciò che ci ha colpito di più è l’animazione in sé, in particolare la transizione dal volto del narratore ai suoi fumetti che prendono vita nel dolore. Abbiamo viaggiato nella mente del narratore, vissuto le sue stesse dinamiche familiari. Abbiamo vissuto il tormento di una storia mai raccontata.
MENZIONE SPECIALE CORTO :
SPARTIVENTO di Marco Piccarreda
Abbiamo deciso di assegnare una menzione speciale al film Spartivento di Piccaredda quando abbiamo compreso che le parole in lingua francese e quelle in lingua italiana attraverso cui avremmo voluto descrivere il film, non corrispondevano. In pratica, non c’erano parole per descriverlo. C’è chi l’ha definito “Touchant”, chi “Sublime, delicato”. Per vivere Spartivento abbiamo cambiato le categorie attraverso cui analizziamo il mondo. Ci siamo lasciati ispirare dall’amore, dalla bellezza, dalla lentezza. Ogni scena era, per noi, un quadro.
MIGLIOR LUNGO :
RADIOGRAPH OF A FAMILY di Firouzeh Khosrovani
Il rapporto tra noi e questo film è stato violento. Eravamo anche noi ospiti di quella casa: prima vuota, poi conviviale, poi malata, poi morta. C’è chi se n’è innamorato senza poterne spiegare il motivo, chi avrebbe voluto guardare negli occhi la narratrice e dirle che non aveva bisogno di cercare approvazione dai suoi genitori, né di schierarsi dalla parte di uno o dell’altro. Semplicemente la loro vita incedeva e noi attoniti spettatori a guardarla. Un film completo dalla narrazione fluida, precisa, pungente.
MENZIONE SPECIALE LUNGO :
LOOKING FOR HORSES di Stefan Pavlović
Siamo estasiati. Non “siamo stati”, lo siamo ancora. Il montaggio di questo film ha fatto sì che noi potessimo vivere ciò che i protagonisti hanno vissuto in un tempo diverso dal nostro. Abbiamo visto lo sguardo di un marinaio, prima militare, stizzito dalla telecamera. Abbiamo visto lo sguardo di un assassino che finalmente si era perdonato per le colpe commesse, nei suoi occhi la stessa pace del lago. Un confronto tra giovane e un vecchio, una dinamica che sembrerebbe scontata ad oggi, ci ha mostrato quanto l’avere un mentore sia rincuorante nell’abbracciare la vita ma anche la morte. Una storia degna di essere raccontata.
MENZIONE SPECIALE LUNGO :
BIBLIOTHEQUE PUBLIQUE di Clément Abbey
È un film che parla a tutti noi. Vaghiamo per un’innovativa biblioteca di Parigi, conoscendo storie e persone di ogni tipo. Un bellissimo sguardo sulla quotidianità degli altri, che non pretende di giudicare o interpretare. Una storia semplice che rivive il rapporto fra persone, permettendo ad ognuno di uscire “dalla propria bolla”. L’umorismo è giusto, non ridiamo di loro, ridiamo con loro.
Premio del Pubblico
Spartivento di Marco Piccaredda
One more Jump di Emanuele Gerosa
Giuria Il Camino
Les gestes de Saint-Louis di Kita Bauchet (Concorso corto)
Una cultura come quella africana non si può metterla ai margini della vita togliendogli tutta la cultura perché è la Madre africa e ci ha data tutto quello che abbiamo oggi. Questo film ci mostra quella cultura con arte e leggerezza.
Masques di Olivier Smolders (Concorso Corto)
Discutendo con i miei colleghi, abbiamo visto nel film, le maschere che ciascuno di noi indossa tutti i giorni, per difendersi dalle nostre paure, dalle paure degli altri, per difenderci da quello che ci succede tutti i giorni. Tutti portano una maschera. Io ho molte maschere. Poi c’è chi indossa le maschere per coprirsi le ferite, della stupidità dell’uomo e della guerra. Coprendo il suo viso con una maschera perché è costretto per nascondere gli orrori di cui è capace l’essere umano.
Giuria Faito DOC Camp
The Call of the Wild di Karolina Peroutková (Concorso scuole di cinema)
MENZIONE SPECIALE :
Dernier Voyage au Laos di Manon Saysouk (Concorso scuole di cinema)