Doc Now!

DocNow! è la nuova sezione del Faito Doc Festival che punta ad ascoltare le voci dei più importanti registi contemporanei per un laboratorio permanente su documentario e cinema del reale. 
Interviste, dal vivo e online, per unire pubblico e addetti ai lavori in un’inchiesta cinematografica ininterrotta e appassionante.
Da sempre il cinema è in cambiamento. Mai uguale a sé stesso, nonostante corsi e ricorsi. 
A chi lo osservi ora – dal punto di vista del regista, del critico o del semplice spettatore – una metamorfosi si offre allo sguardo: la transizione del documentario entro il cosiddetto cinema del reale. Se immaginassimo il documentario e la finzione come gli antipodi di un territorio del cinema, potremmo raccontare, negli ultimi vent’anni, dell’attrazione dei contrari: il documentario che si arricchisce dell’invenzione, dell’immaginifico, del non-reale; la finzione che si sostanzia di un realismo estremo, di persone in luogo di personaggi, di storie vere. 

A questo luogo della narrazione, dai confini incerti e rimescolati, Doc Now! vuole accompagnare come lo stalker di Tarkovskij nella Zona: dove va il documentario?

E intanto: buona rivoluzione (forse), caro documentario.

Seconda edizione in 2022

Doc Now! ritorna al Faito Doc Festival, dopo l’esordio nell’edizione del 2021, per continuare la propria inchiesta sul documentario e sul cinema del reale. Mettendosi in ascolto delle più qualificate voci autoriali del panorama contemporaneo, tramite interviste dal vivo e online, la sezione rinnova il proprio impegno a costituirsi come laboratorio permanente sui confini sfrangiati tra realtà, reale, finzione, invenzione, immaginazione. Insieme al pubblico e agli addetti ai lavori, prosegue il viaggio nel territorio del documentario per coglierne la topografia del terzo millennio e le imprevedibili deviazioni.

Nella mescolanza spesso conclamata tra reale e finzione, che contraddistingue il documentario (non solo) contemporaneo, non ha più senso, forse, parlare di fughe nell’immaginazione. Nemmeno per quei documentari che ricorrano deliberatamente alla fantasia, al capriccio, all’irreale. Oltre che d’immersione, il documentario sembra vivere, nella narrazione cinematografica, di costanti evasioni: anche più vero del vero, un film è una bugia.

Interloquendo in un’intervista partecipata con Marilyn Watelet (regista e storica produttrice di Chantal Akerman) e con Olga Lucovnicova (Orso d’oro a Berlino 2021 col corto My Uncle Tudor), il pubblico della XV edizione del Faito Doc Festival potrà scoprire quanto di evasione dal reale e quanto di adesione al reale ci sia nel documentario.

Intervista Chiara Marotta – Regista di “Il momento di passaggio”

Prima edizione in 2021

Nella prima edizione in 2021, ha provato a rispondere Firouzeh Khosrovani, il cui meraviglioso Radiograph of a Family, premiato all’IDFA 2020, attraversa una metamorfosi nella metamorfosi: quella della propria famiglia nell’Iran della Rivoluzione Islamica. 

Nata a Teheran nel 1971, attualmente vive e lavora tra Iran, Spagna e Italia.
In Italia si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2002. Nel 2004 consegue un master in giornalismo a Teheran. Debutta come documentarista scrivendo il soggetto e collaborando alla fotografia del documentario Behesht-e Zahra (Madre dei martiri) sulla guerra Iran-Iraq. Collabora con la Croce Rossa Italiana a Bam, la città colpita dal terremoto del 2003 e realizza un documentario sul loro progetto Centro d’Assistenza psico-sociale, Life Train (2004), trasmesso dalla televisione italiana e iraniana. Collabora per diverse testate italiane e spagnole (come Il manifesto, Limes, Culturas, Repubblica). Ricordiamo il suo documentario Rough Cut, intitolato Corpi del reato

DOC NOW! Intervista 1

👉 Scopri il nostro primo video doc NOW! Con l'intervista di Olga Lucovnicova con "My Uncle Tudor" (premiato alla Berlinale) - una proposta di Antonio Maiorino.

DOC NOW! Intervista 2

👉 Scopri il nostro secondo video Doc NOW! Con l'intervista di Alina Gorlova con "This rain will never stop" (Festival dei Popoli) - una proposta di Antonio Maiorino.

Antonio Maiorino

Professore di storia dell’arte, giornalista e critico cinematografico. Dopo alcune collaborazioni con riviste di arte, online e cartacee (ArtribuneArtsLifeLobodilatticeInArte), ha scritto soprattutto di cinema, tra gli altri per Sentieri SelvaggiOndacinemaCabiria e Cinema Errante, oltre ad aver curato una rubrica di cinema settimanale sul quotidiano Cronache di Salerno. Attualmente scrive per Taxidrivers e Infooggi (dove nel 2011 ha fondato la pagina di cinema). Anche in radio ha gestito diverse rubriche cinematografiche (per Radio Kolbe, Radio Base, Radio Stereo 5, Radio Punto Nuovo). Ha cooperato con diversi festival cinematografici (RIFF di Roma, Linea d’Ombra di Salerno), collezionando anche diverse presenze da giurato di qualità (Sarno Film Festival, Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli; BestOf Festival di La Ciotat). Attualmente collabora con Cortodino e Faito Doc Festival
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